5 ERRORI DA EVITARE QUANDO SI VA A CUBA

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Oggi vi voglio parlare dei 5 errori più comuni che si commettono quando è la prima volta che venite a Cuba o è tanto tempo che non ci andate.

 

1)           Il primo e il piu’ immediato e’ cambiare i soldi all’aeroporto. Il tasso di cambio e’ estremamente sfavorevole, meglio chiedere al vostro casero (cioe’ chi vi ospita nella sua “Casa de Renta”) tanto il taxi lo pagherete in dollari o euro. Il prezzo normale e’ sui 30 €. Per questo tipo di servizi qui si puo’ pagare tranquillamente in moneta forte ma poi bisognera’ cambiare in pesos cubani, o cup. Non e’ come in altri paesi, tipo Messico o Costa Rica dove si puo’ pagare quasi ovunque con i dollari americani. Qualche supermercato o ristorante potrebbe accettarli ma vi farebbe un cambio molto sfavorevole.

 

2)          Bere acqua del rubinetto. Anche se vedrete parecchia gente del posto che lo fa vi sconsiglio vivamente di provarci, a meno che non vogliate passare la vacanza chiusi in bagno. Per lo stesso motivo e’ molto meglio evitare di prendere frullati o succhi naturali nei posticini per strada tipo cafeterias o paladares perche’ molto probabilmente non usano acqua purificata o filtrata. Stesso discorso per i cocktails o le bevande con il ghiaccio. Per evitare inconvenienti spiacevoli basta entrare in bar piu’ propriamente tali, meglio se riconosciuti in qualche guida o comunque con una reputazione consolidata. Se non c’e’ nessun posto fidato nelle vicinanze semplicemente evitate il ghiaccio e prendete solo prodotti confezionati.

 

3)          Stesso discorso per lo street food. Tante persone quando vengono a Cuba restano colpite dai prezzi molto bassi di cibo e bevande. Il mio consiglio e’ sempre lo stesso: cercatevi un ristorante conosciuto sulle guide e su internet.

I prezzi variano dai 15 ai 20 euro a persona (poi ovviamente ce ne sono anche di molto piu’ cari). Sono ristoranti i cui cuochi hanno frequentato scuole di cucina e sanno come conservare gli alimenti. Molti cubani sono convinti che gli alimenti si possono scongelare e ricongelare all’infinito. Se andate a mangiare in un ristorantino a conduzione familiare dove chi vi cucina non ha mai saputo nulla di regole HACCP e fa in cucina lo stesso che fa per se da sempre, rischiate che lui sta benissimo e voi invece avrete una vacanza rovinata. I locali hanno stomaci e anticorpi diversi dai nostri.

 

4)           Credere di spostarti con i mezzi pubblici come puoi fare in altri paesi. I trasporti sono una delle note dolenti di questo incredibile Paese ed e’ meglio se capisci rapidamente alcuni meccanismi: per spostarti all'interno dell'Avana senza dover pagare un taxi ogni volta, ci sono gli almendrones, cioè le macchine americane degli anni 50 e 60 che funzionano come trasporto pubblico e percorrono alcune traiettorie fisse. I passeggeri salgono e scendono lungo il percorso. Non c'è nessun problema se un turista viaggia così,  però cercate di fermare macchine che abbiano già passeggeri a bordo perché altrimenti l'autista una volta capito che non siete cubani si trasformerà immediatamente in taxi privato e vi farà pagare di conseguenza.  Una "maquina" o "almendron" che sta lavorando come taxi collettivo costa dai 200 ai 350 pesos cioè sempre meno di un euro (50/75 centesimi), un taxi dai 5/10 dollari in su.

 

Per viaggiare da una città all'altra, dopo aver scartato rapidamente il servizio di autobus statale (fino a qualche anno fa erano previsti 3 o 4 posti su ogni corsa per gli stranieri ora sono solo per cubani o residenti) molti si rivolgono al popolare Viazul che sebbene sia stato preso in gestione da una ditta privata ( e straniera) ha ancora delle difficoltà paludose tipiche della gestione statale.

 

Il biglietto si puo’ comprare in anticipo sulla pagina internet della compagnia con una carta di credito o di debito, solo che non hai automaticamente un posto sul bus, devi andare due ore prima a 'rettificare' (sport nazionale) e comunque devi essere un ora prima presente perché potrebbero dare il tuo posto ad un altro. Inoltre, non ultimo, quasi sempre per andare alla terminal del Viazul devi spendere per un taxi e poi nella città dove arriverai dovrai spendere per un altro taxi per andare nella casa dove hai prenotato. Insomma alla fine oltre alla scomodità il costo del viaggio lievita parecchio.

 

Assolutamente consigliati invece i taxi collettivi, (qui la nostra pagina con orari e prezzi delle tratte in uso), macchine sia antiche che moderne e in certi casi van da 6, 8 e 12 posti che una volta prenotati, ti verranno a prendere a casa a un orario fisso e ti porteranno davanti alla porta della casa di tua scelta nella città di destinazione.

 

 Ovviamente l'orario di raccolta ha una variazione di mezz'ora circa perché devono andare a prendere gli utenti nelle varie case.

Anche se non sei un cliente della casa puoi farci la prenotazione e volentieri ti forniremo il servizio.

 

5)          Credere alla favola della Cooperativa dei Sigari.

Molte persone quando vengono a Cuba, giustamente, vorrebbero portarsi a casa una scatola dei famosissimi sigari cubani. Conosciuti e apprezzati in tutto il mondo sono i migliori e quindi c'è tutto un mercato di sottobanco tra sigari autentici che per cosi dire perdono la strada di casa e escono dalla fabbrica per altre vie ai falsi più o meno ben fatti fino alle foglie di banano arrotolate e "travestite" da sigaro.

 

Sconsiglio sempre i miei clienti di comprare sigari per strada dai numerosi "jineteros" che avvicinano i turisti. Da alcuni anni qualche magodel marketing ha inventato un nuovo approccio che riesce a mietere numerose vittime. Ora propongono di portarti alla Cooperativa dei lavoratori della Fabbrica di sigari che, a loro detta, come parte degli incentivi che ricevono sul lavoro hanno diritto a una quota di sigari e si sono uniti in cooperativa per rivenderli. E tutto legale.

Suona molto bene vero? Peccato che non ci sia niente di vero: la fabbrica non paga i suoi lavoratori con sigari, non esiste nessuna cooperativa e venderli al di fuori dei canali ufficiali è illegale. Ti portano a casa di qualcuno compiacente che tira fuori le sue scatole false e, a seconda se ti vedono scaltro o alle prime armi, ti fanno un prezzo. Figuriamoci se lo Stato permette a dei privati di vendere un suo prodotto esclusivo e protetto, in concorrenza con prezzi molto piú bassi di quelli ufficiali!

 

 

In generale le autorita’ chiudono un occhio di fronte alla quantità di sigari, molto spesso falsi e qualche volta autentici, che vengono venduti di contrabbando tant'è che la dogana in uscita all'aeroporto non chiede lo scontrino d'acquisto fino a 50 sigari( 2 scatole da 25), che è come dire che tollera questo mercato finchè non si esagera.

 

Quindi gente, se in generale è meglio evitare di farsi dare qualsiasi consiglio per strada ed e’ preferibile trovarsi i posti da soli senza accompagnatori,da domani se vi propongono la cooperativa potete farvi una bella risata.


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